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Come siamo programmati

Kinesiologia Padova
COME SIAMO PROGRAMMATI
di Massimo Pigozzo

“…La vita è quella che è. E’ il modo in cui l’affrontiamo che fa la differenza”  - Virginia Satir

Perché reagiamo in un “certo modo” a una determinata situazione? Come e quando viene  generato in noi quel particolare  “modo” di agire che “fa la differenza”? Possiamo cambiare in meglio il nostro modo di adattarci alle circostanze?
Il fatto è che gli eventi sono tutt’altro che oggettivi, infatti le nostre reazioni dipendono in gran parte dalla nostra interpretazione di ciò che ci sta accadendo e quest’ultima, la nostra interpretazione, è influenzata a sua volta dalla “lente colorata del nostro filtro di credenza” (W. Topping, Op. Cit.).

Insomma: addio all’oggettività e al suo corollario obiettività.
In condizioni di stress, di fronte ad un evento “emozionante”, il controllo del sistema nervoso passa dai lobi frontali e prefrontali al nostro cervello “posteriore”, alle nostre esperienze passate…a come siamo stati “programmati”.
In Kinesiologia consideriamo che le nostre convinzioni su noi stessi (identità) e su come il mondo funzioni si formino quasi tutte entro i 7 anni di età. Queste convinzioni saranno la “lente colorata” attraverso cui guarderemo il mondo dai 7 anni in poi. Essendo colorate, graduate e limitate curveranno la percezione che da allora in poi diventerà la (nostra personale) realtà.
In che modo?
La Wellness Kinesiology individua alcune tra le tante forme  di programmazione involontaria e generalmente inconsapevole:
1. l’esperienza traumatica ci costringerà a comportamenti evitanti situazioni analoghe;
2. la programmazione verbale, che produce “solchi di memorie” attraverso la reiterazione del messaggio;
3. la programmazione non-verbale,, che agisce a volte anche più profondamente di quella verbale;
4. garantirsi la sopravvivenza
5. ottenere un vantaggio
6. i mass media
7. la gestazione, infatti esistono gestazioni calde e amorevoli e altre decisamente ostili o traumatiche. In generale tutte le esperienze più significative per la madre e i suoi stati d’animo ricorrenti si riverberano sul nascituro;
8. il trapianto di organi che comporta l’acquisizione della memoria cellulare insita nell’organo trapiantato.
In Wellness Kinesiology individuiamo un nesso preciso tra una determinata convinzione limitante e un gruppo di emozioni che vengono risvegliate in un contesto che, in qualche modo, chiami in causa tale convinzione.
La combinazione che ne risulta viene detta “tratto della personalità”* e, nel periodo medio e lungo, produce manifestazioni anche importanti nel sistema corpo e nelle sue componenti più sottili: quella energetica, emozionale oltre che sul comportamento.
Così la stipsi, la colite, l’emicrania, i problemi di sovrappeso, apprendimento, disciplina, memoria hanno una correlazione  precisa con il tratto della personalità corrispondente. La lista delle correlazioni individuate dalla Wellness Kinesiology è lunghissima.

Cosa fare? Buone notizie! Infatti ogni programmazione può venire ri-programmata con metodi specifici, facendo in modo che l’azione virtuosa sottesa e celata dalla convinzione limitante possa esprimersi e combinarsi con emozioni e stati d’animo positivi, divenendo così convinzione potenziante.

Bibliografia: W. Topping e Bernie Topping,  “Defusione dei tratti negativi della personalità”, Manuale del Workshop, Wellness Kinesiology institute, U.K.
*Tale definizione non vuole essere una diagnosi  ne’ avere una connotazione  medica.




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